Guide Turistiche Vulci

Entreremo nella Maremma laziale, un angolo d’Italia selvaggio, un tempo dominio della grande civiltà etrusca. Attraverseremo paesaggi di bellezza incomparabile fino ad arrivare alle necropoli di Vulci ed al Castello dell’Abbadia a picco sulle gole del fiume Fiora.

Difficile trovare un ambiente così intensamente suggestivo e selvaggio. In posizione dominante verso il mare, una piana fertile squarciata dalla gola del fiume Fiora dominata dal castello dell’Abbadia che si staglia sulla gola del fiume Fiora insieme al suo punte etrusco romano alto oltre 30 metri.

Vulci fu una delle più grandi città stato d’Etruria e controllava un vastissimo territorio dal mare all’entroterra, potente in mare come nel commercio con le grandi civiltà del mediterraneo, Grecia ed Oriente

Le vaste necropoli etrusche di Vulci si trovano tra il territorio del Comune di Montalto di Castro e quello di Canino con varie tipologie di tombe, a fosse, a cassone, tombe a camera e tombe a corridoia e a tumuli tra cui l’imponente tomba della Cuccumella con oltre 75 mt di diametro.
Le necropoli lungo il fiume Fiora esi estendono in una scenario estremamente suggestivo con migliaia di tombe importanti tra cui quella detta di Francois dal nome dell’archeologo che la scoprì verso la fine dell’800.

Il Museo, situato nel comune di Canino, è allestito nel Castello dell’Abbadia (sec. IX) che sovrasta il fiume Fiora e si collega all’altra sponda attraverso il famoso ponte etrusco-romano detto “del diavolo” del III sec a.C., ad una unica campata alta 30 metri.
Nel Museo sono esposti oggetti provenienti dagli scavi locali: oggetti che vanno dal IX sec. (periodo villanoviano) al periodo di dominazione romana.
Vasi, urne cinerarie, ceramiche di varia provenienza, tra cui orientali e occidentali, a figure nere e rosse.

Molti frammenti, corredi funerari, buccheri, ex voto anatomici e monili in oro.
Altri importanti oggetti sono conservati nei Musei Vaticani, mentre molti altri, provenienti dai continui scavi selvaggi di Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone, che a Musignano, vicinom Canino, sono stati venduti a collezionisti di tutto il mondo

La visita a Vulci può essere implementata con altri itinerari a tema del circondario, tra cui le tombe dipinte di Tarquina e, più a sud, quelle di Cerveteri.

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